Ho avuto sempre un buon rapporto con quella parte del mio sub-conscio che si occupa dei sogni.
I sogni mi hanno sempre affascinato e li ho sempre definiti il più grande mistero a noi più vicino, che fa parte di noi e che ci appartiene.
Quando avevo 14 anni non ricordavo molti sogni.
Al massimo 5 – 6 al mese.
Volevo ricordarne di più ma non sapevo come fare.
Così presi un quaderno e iniziai a scrivere quei sogni che ricordavo.
Passarono circa 21 giorni e notai che più focalizzavo la mia attenzione sul mondo onirico e più riuscivo a ricordarne in numero maggiore.
Dopo un paio di mesi, non c’era giorno che non ricordassi almeno 3 – 4 sogni a notte.
Nel febbraio 2002 mi diagnosticarono la sla.
La mia vita, pian piano, è cambiata completamente tanto che a volte chiamo questa parte della mia esistenza, una pseudo-vita.
E io, che amavo il movimento più di ogni altra cosa, che non stavo fermo un attimo, ora, sono costretto a una quasi totale immobilità.
Ma nei sogni è diverso!
Mi chiedo spesso cosa sognano i tanti compagni di sventura.
Nei sogni sono liberi dalla malattia?
Oppure sono legati ai tanti ausili che ci servono per vivere?
Io spero che almeno nei sogni siano liberi dalla bastarda.
Sono ormai 13 anni che sono malato e ho sognato tantissime volte e nonostante il mio stato fisico, solo una volta ho sognato di essere in carrozzina.
Se in passato i sogni li consideravo importanti, ora li amo.
Nei sogni faccio tutto quello che la realtà, la cruda realtà, mi nega.
Nei sogni parlo, cammino, mangiooo!
Nei sogni corro, gioco a calcio, ballooo!
Nei sogni non c’è la malattia!
Nei sogni non ci sono respiratori e aspiratori!
Nei sogni non ci sono carrozzine!
Nei sogni non ci sono barelle e ambulanze!
A volte vorrei vivere nei miei sogni dove tutto è meraviglioso…
Ma non posso!
Uso però la mia fantasia e la mia immaginazione per sopportare meglio il fardello che la realtà mi mette di fronte.
Nei sogni tutto è possibile…
Qualche notte fa ho fatto un sogno bellissimo.
Ero su una scogliera altissima.
Mi affacciavo da essa e c’era il mare di un colore blu notte.
Volevo buttarmi…
Nella realtà l’altezza mi fa paura e nel sogno avevo le vertigini.
All’improvviso mi sono buttato e sono finito nell’acqua alta.
E nuotavo!
Nella realtà ho paura dell’acqua alta e non so nuotare.
Non so il significato che avesse, ma mi sono svegliato carico e soddisfatto.
Non posso vivere nei sogni, ma posso sognare un futuro senza malattia.
In fondo, i sogni sono diventati l’unica cosa di questo mondo che non si paga.
Molti sognano o aspirano di sognare di volare, io mi accontento di camminare…
Luka