Il sapore dell’estate…

Che sapore ha l’estate per chi è immobilizzato a letto come me?
Un sapore amaro…

Pensate ad un alimento che non vi piace, che vi fa schifo ed ora pensate che esso è l’unico disponibile per voi.

Ecco, la mia situazione è questa, ma moltiplicata all’ennesima potenza: io non ho scelta!

Mi diagnosticarono la malattia nel febbraio nel 2002.
Ero indebolito ma non abbastanza da richiedere l’aiuto degli altri e passai i mesi estivi di quell’anno, discretamente.

Estate 2002…
Come ogni anno sono andato al mare con i miei amici.
Che fatica camminare sulla sabbia!
Sul bagno-asciuga non riuscivo più ad ancorarmi sulla sabbia e anche se le onde erano basse e poco potenti, ero in balia di esse.
Era frustrante.

Estate 2003…
I piedi non avevano più forza ma non volevo rinunciare a vivere l’estate.
Ma viste le mie difficoltà, non potevo andare alla solita spiaggia.
Trovai una spiaggia abbastanza isolata in cui c’era anche la pineta.
Il posto ideale per me.
Era una faticaccia incredibile ma non volevo rinunciarci perchè avevo capito che poteva essere la mia ultima estate.

E così fu!

L’ennesima rinuncia…

Il sapore dolce dell’estate si trasformò per me in un sapore amarissimo.

Le estati successive al 2003 non le ho vissute bene dal punto psicologico.
L’estate è stata da sempre la mia stagione preferita e dover rinunciare al caldo, al mare, alle serate estive con gli amici e alle varie prelibatezze, fu un colpo durissimo.

Il sapore amaro dell’estate…

Ma non sono tipo da subire le situazioni.
E così reagii prendendo consapevolezza che nulla era più come prima.

Ma anche se tutto è cambiato, sono sempre vivi dentro di me i ricordi delle estati di quando stavo bene.
Allora il sapore è dolcissimo!

Il sapore di un tuffo nell’acqua di un mare limpido, mentre nel naso entrano flussi di aria marina e gli occhi si colorano di azzurro e di blu…
Il sapore di una notte dal cielo stellato, dove tutti hanno lo sguardo all’insù in cerca di scie luminose che esaudiscano desideri…
Il sapore di un calcio ad un pallone, di grida di gioia e di abbracci per un gol…
Il sapore di musica e balli latini-americani, dove movimento, passione e sensualità si fondono nella magia del ritmo…

Sarei un’ipocrita se dicessi che l’estate, il gusto della vacanza, le giornate al mare con gli amici non mi mancano, ma non voglio farmi rovinare le giornate estive dalla sla, più di quanto faccia già.

Così, da qualche anno, se vivere l’estate fuori è complicato, cerco di portare un pezzetto d’estate dentro la mia casa.
Durante il periodo estivo mi piace organizzare feste e cene con gli amici e riesco a passare delle bellissime serate.

Perchè la vita è fatta di scelte…

Ed io ho scelto di vivere!

Nonostante tutto sia complicato.
Nonostante in certe giornate la sofferenza sia indescrivibile.
Nonostante considero questa parte della mia esistenza, una pseudo-vita.
Nonostante sia immobilizzato a letto e dovrò starci per ancora un po’ di tempo.

Ho scelto di vivere e voglio farlo al massimo.

Solo così l’estate, ma anche le altre stagioni, avranno un sapore meno amaro.

Luka