Crevalcore (Bologna), 7 aprile 2018 – “Ho voluto rendere pubblico il mio matrimonio attraverso il Carlino, perché voglio informare e sensibilizzare più persone possibili rispetto alla mia malattia: la Sla. E trasmettere la voglia di non arrendersi mai”. A parlare è Giancarlo Guidoboni, 61 anni, affetto da sclerosi laterale amiotrofica: ha sposato a Crevalcore Maria Teresa Fusco, la signora sessantenne con cui vive da circa 13 anni. E le nozze si sono celebrate nella Casa residenza anziani Barberini. “Conobbi Teresa, ma mi piace chiamarla Terry, una quindicina di anni fa – racconta – Andai a ballare con un mio amico e alcune signore, tra le quali Terry; volevamo far nascere una storia d’amore fra Terry e il mio amico. Invece, inaspettatamente, scoppiò il colpo di fulmine tra me e lei”.
Giancarlo, bolognese, padre affidatario di un figlio che ora vive all’estero con moglie e tre figli, era litografo mentre Teresa, di Casalecchio, impiegata comunale, viveva un momento di forte crisi del suo matrimonio. La loro relazione stentò a decollare sopratutto perché Teresa non si sentiva libera e serena. Ma Giancarlo, anche se non riuscivano a vedersi, non si perse d’animo e non smise mai di far sentire l’amore che provava e la sua presenza. Dopo varie difficoltà la loro relazione decollò.
E così passano anni meravigliosi, densi di gioia, di viaggi di amore. Tuttavia vengono a mancare i genitori di Giancarlo a cui Teresa era molto legata. Si sentiva infatti come adottata da loro, tanto era l’affetto che provavano per lei. Momenti difficili che comunque non scalfirono la voglia di fare progetti. Anche quando, un paio di anni fa, si manifestarono, in Giancarlo, i primi segnali di un problema di salute. Si sentiva sempre più affaticato e sulle prime si pensò a una depressione. Ma dopo gli accertamenti gli fu diagnosticata una forma aggressiva di Sla. “Io e Gianca (Giancarlo, ndr) – riprende Teresa, mentre tiene la mano al marito – viviamo l’uno per l’altra. Sento che lui si preoccupa di proteggermi dalle difficoltà che dovremo affrontare. Ma io sono molto determinata e cerco di tranquillizzarlo, andando avanti ad affrontare un futuro diverso. Il mio Gianca è un uomo, affidabile, dolce, rispettoso, sempre pieno di gioia e di amore per me e per gli altri”. “Come è possibile – aggiunge Giancarlo – che tante famiglie si dividano alle prime difficoltà? E noi, nonostante tutto questo, ci siamo sposati, con sottofondo il brano degli Stadio ‘Sorprendimi’, e continuiamo a fare progetti per il nostro futuro. Perché per me Sla non vuol dire altro che: Sempre, Liberi, di Amarsi”.