Ricordo…
I primi anni di malattia non riuscivo più a programmare il mio futuro.
Vivevo alla giornata!
Che in linea di massima non è una cosa negativa, ma erano le motivazioni che mi facevano vivere alla giornata ad essere negative.
Pensavo semplicemente di non avere un futuro!
Ma non mi sono mai sbagliato come allora.
Man mano che prendevo confidenza con la malattia, ho capito che il futuro ce l’avevo.
Eccome se ce l’avevo!
Non potevo accontentarmi solo di sopravvivere!
Così ho ricominciato a programmare.
Ho acquistato un garage che mi permetterà, una volta ristrutturato, di scendere a piano terra.
Il mese è andato bene.
A parte le solite secrezioni abbondanti, non ho avuto fastidi particolari.
E ho ripreso i miei ritmi.
Luka